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TACCHI ALTI E POSTURA

“Se dipendesse da me renderei contagiosa la salute invece che la malattia” (Robert Ingersoll)


Siamo a metà settimana, sempre più donne sono abituate a indossare scarpe con il tacco, che inevitabilmente lasciano delle conseguenze, positive e negative, sulla nostra postura. Sono infatti il 72% le donne che indossano abitualmente questa calzatura. Le occasioni sono molteplici, in vetta troviamo eventi speciali, e a seguire, per cene e feste. Le scarpe con il tacco alto inducono la donna a inarcare la schiena, a spingere il sedere infuori e ad ancheggiare mentre si cammina: atti che attirano l’attenzione maschile. Ma per quale motivo veniamo attratti da questa postura? Il motivo risiede nel fatto che i glutei della donna sono diversi da quelli delle femmine degli altri primati perché queste presentano natiche ingrossate e sporgenti solo quando sono pronte per l’accoppiamento. La donna invece ha i glutei permanentemente in evidenza. Da qui ha origine l’attrazione che l’uomo ha per il sedere femminile: guardandolo, ha sempre l’impressione che la donna sia disponibile. L’uomo è inoltre attratto dalle gambe lunghe, effetto accentuato dal tacco alto: durante la pubertà, le gambe di una ragazza si allungano rapidamente per azione degli ormoni della crescita. Esse diventano quindi un efficace segnale non verbale della sua maturità sessuale. Per questo le gambe lunghe sono sempre state associate alla sessualità femminile. L’uomo ama i tacchi alti perché in questo modo ha l’illusione di avere davanti a sé una donna con le gambe lunghe, quindi fertile. I tacchi alti esaltano le forme femminili poiché allungano le gambe, inarcano la schiena spingendo i glutei all’infuori, fanno sembrare i piedi più piccoli e spostano il bacino in avanti. Detto ciò tutto molto bello, ma la scarpa con il tacco ha delle ripercussioni negative sulla postura. Quando indossiamo i tacchi, il peso, si trasferisce dal tallone all’avampiede, le ginocchia e i fianchi si spostano in avanti e la schiena deve compensare andando a riportare il peso verso dietro. Vediamo, nello specifico, quale influenze hanno i tacchi sui vari distretti corporei. Piedi I piedi sono la base del movimento e della postura del nostro corpo. I talloni, se in posizione rialzata, possono influenzare l'intero scheletro. Questa posizione innaturalmente rialzata del piede aumenta il carico sull’avampiede creando squilibri posturali. •Tendine d’Achille Indossare tacchi alti per molte ore ogni giorno, può “accorciare” e irrigidire l'unità muscolo-tendinea che collega la caviglia al muscolo del polpaccio. Questa condizione si ripresenta anche dal momento in cui non si indossano più i tacchi, con difficoltà ad estendere la gamba rendendo difficoltosa la camminata. Ginocchia Poiché i tacchi portano il peso verso la parte avanti del piede, le ginocchia devono compensare andando avanti per creare una situazione d’equilibrio, mettendo però sotto stress l’articolazione del ginocchio. Essa non si muove in allineamento con l’intera postura portando, nel corso degli anni, a patologie come le osteoartrosi. Bacino Proprio come le ginocchia, il bacino deve andare avanti per compensare la pressione supplementare a carico dell’avampiede. Il bacino svolge un ruolo importante in qualsiasi movimento degli arti inferiori, ciò può sovraccaricare distretti muscolari collegati ad esso come ad esempio gli adduttori e i glutei. Il cattivo allineamento del bacino, oltre a dolori nella zona lombare, può riflettersi anche sulla zona cervicale. Cervicale

Quando indossiamo i tacchi il nostro centro di gravità viene spostato in avanti. I recettori del nostro sistema nervoso centrale rispondono a questa variazione cercando di riportare lo sguardo in avanti, in quanto la postura con i tacchi induce al contrario a portare lo sguardo verso il basso. Questa variazione porta in iperestensione la zona cervicale con possibili dolori e limitazioni funzionali. Altezza del tacco Qualcuno potrebbe pensare che 3/4 cm siano niente in confronto ai tacchi da 10 cm; in realtà anche quei pochi centimetri possono avere ripercussioni sulla postura. Quindi questo discorso è rivolto, non solo alle scarpe con il tacco usato dalle donne, ma anche alle scarpe da ginnastica di uso quotidiano con le quali si compiono squat, stacchi e altri esercizi. Quando si crea un dislivello tra il tallone e l’avampiede, si determina un’inclinazione del corpo in avanti proporzionata allo spessore del tacco. Come già scritto non possiamo muoverci con il corpo inclinato in avanti e di conseguenza si creano degli adattamenti in grado di riportare il busto in una posizione che consenta di mantenere un equilibrio. Quindi alcune catene si accorceranno, gastrocnemio e ischiocrurali, mentre altre si allungheranno, fascia addominale. Tale alterazione stresserà le strutture, portando al dolore.

Indossare tacchi più bassi. Più i tacchi sono alti peggiori saranno le conseguenze sulla postura. L'American Podiatric Medical Association consiglia di indossare abitualmente tacchi al di sotto dei 5 cm così da ridurre l’inclinazione e la pressione sull’avampiede. Pianta della scarpa ampia

Una pianta troppo stretta può provocare la compressione dei nervi presenti tra le ossa del piede. Modificare l'altezza del tacco che indossi Portare quotidianamente tacchi della stessa altezza porta all’accorciamento del tendine d’Achille, variando l’altezza viene stimolato in allungamento questo tendine. Puoi indossare ad esempio scarpe basse durante il tragitto e metterti i tacchi una volta arrivata a destinazione. Di norma è bene non indossare i tacchi per più di tre ore. L’essere umano è stato creato scalzo…ricordatelo. SHARING IS CARING


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