“Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico” (Molière)
Pur essendo giuridicamente legale, l’alcol è una sostanza psicotropa (che agisce sulle funzioni psichiche), che se assunta a dosi elevate, può portare alla dipendenza. Secondo i dati ISTAT nel 2015 il 65,5% degli Italiani di 11 anni e più(pari a 35 milioni e 64 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con prevalenza maggiore tra i maschi (77,9%) rispetto alle femmine (52,0%). Le percentuali di binge drinker (l’assunzione di numerose unità alcoliche al di fuori dei pasti in un breve arco di tempo) aumentano nell’adolescenza con valori massimi tra i 18 e 24 anni (M=22.2%; F=8.6%), oltre questa fascia di età le percentuali diminuiscono. Da molto tempo la comunità scientifica si interroga sul rapporto rischio-beneficio di questa sostanza. La differenza sta tutta o quasi nella dose: tutto è veleno, nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto. Le indicazioni Italiane definiscono a basso rischio un consumo di: 2 unita alcoliche per l’uomo adulto e 1 unità per donne adulte e anziani di entrambi i sessi. L’unità alcolica corrisponde a 12 grammi di alcol etilico, che è rappresentata, ad esempio, da: un bicchiere piccolo(125ml) di vino di media gradazione, una lattina (330ml) di birra media gradazione oppure da un bicchierino (40ml) di superalcolico. Secondo il Ministero della salute non esiste un rischio pari a zero e qualsiasi modalità di consumo comporterà un rischio, tanto più elevato quanto maggiore sarà la quantità di alcol consumata. L’abuso di alcol può causare: danni al fegato e al cuore, aumento del rischio di tumori al seno e alcuni altri tipi (l’IARC, internetional agency for research on cancer, lo classifica nel gruppo 1, cioè sicuramente cancerogeno per l’uomo). Inoltre potrebbe contribuire alla depressione, favorire comportamenti violenti e interferire con la vita di coppia e sociale. Alcuni studi, nonostante ciò, attribuiscono alcuni benefici nel consumo di alcune bevande. Prima di tutto c’è da considerare la funzione sociale, assumendo un ruolo di ritrovo e condivisione. Sembra avere una funzione preventiva contro le malattie cardiovascolari. In uno studio, ormai datato, è stato osservato che i francesi, abituati a consumare vino rosso ad ogni pasto, hanno una minore incidenza di malattie cardiovascolari. Si è scoperto che potrebbe essere attribuibile al vino rosso, che contiene antiossidanti e resveratrolo (contenuto nella buccia dell’uva). Esso è presente in maggiori quantità nel vino rosso, visto che richiede una prolungata fermentazione. Va precisato però che per esercitare un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari, il resveratolo dovrebbe essere presente nella bevanda in quantità superiori, ma ciò comporterebbe un eccessivo consumo di vino causando un esubero di etanolo, vanificando gli effetti auspicati nella bevanda. Ma quali sono gli effetti dell’alcol sulla prestazione sportiva? • DISIDRATAZIONE In primo luogo, poiché l’alcol è un diuretico, bere troppo porta alla disidratazione. Esso infatti fa sì che i reni producano più urina, che associato alla maggiore sudorazione data dall’aumento della temperatura causata dall’attività fisica, peggiora la condizione di disidratazione. E’ importante essere idratati durante l’attività fisica per mantenere un normale flusso sanguigno necessario per portare l’ossigeno e sostanze nutritive ai muscoli. • SVILUPPO MUSCOLARE L’allenamento per incrementare la forza è una parte importante della preparazione atletica. Bere alcolici può annullare i risultati degli allenamenti. Infatti i suoi effetti tossici compromettono la capacità di produrre ATP (fonte energetica primaria per la funzione muscolare). L’alcol influisce anche sulla sintesi proteica muscolare (MPS), essa infatti non viene stimolata in modo ottimale inibendo la crescita e la riparazione dei muscoli. L’alcol influisce anche sulla qualità del sonno. Durante questa fase avviene il picco dell’ormone della crescita, fondamentale per l’adattamento al carico di lavoro muscolare svolto e l’aumento della massa muscolare. Inoltre, quando si consumano bevande alcoliche, il fegato rilascia una sostanza chimica che altera il testosterone, che è un ormone chiave nello sviluppo muscolare. • PRESTAZIONE AEROBICA Nell’attività aerobica diventa fondamentale l’utilizzo dell’ossigeno da parte dei grandi gruppi muscolari. L’alcol può interferire sulla capacità di utilizzare il sistema aerobico, fondamentale anche in molti sport di squadra. Quando consumi alcol il fegato non può produrre più glucosio, il che si traduce con bassi livelli di zuccheri nel sangue. Durante un esercizio fisico invece sono fondamentali alti livelli di zucchero, per fornire un’adeguata energia. Se il corpo, in carenza di zuccheri, viene costretto ad utilizzare le scorte di grasso, l’atleta sarà più lento e avrà meno energia, compromettendo la coordinazione, la destrezza, la concentrazione e la capacità di reazione. • FUNZIONI COGNITIVE Essere in grado di apprendere strategie e rispondere nel minor tempo possibile, sia fisicamente che mentalmente, diventa fondamentale quando si praticano sport o discipline. Il consumo di alcol può influire il processo con cui il cervello è in grado di formare i ricordi, con conseguente incapacità di apprendere e richiamare nuove informazioni. Bere 5 bevande alcoliche in una notte può influenzare la funzione cognitiva fino a tre giorni. Inoltre rallentano i tempi di reazione, diminuisce la capacità di equilibrio ed è presente una scarsa coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica, aumentando anche il rischio di infortunio. • ACIDO LATTICO Compiere una sessione di allenamento o una gara dopo aver bevuto alcol, anche se si tratta della sera prima, può sfociare in una sessione di allenamento o match di qualità inferiore. Mancherà la forza e potenza e la capacità di prendere decisioni da un momento all’altro. Inoltre la stanchezza arriverà precocemente, questo perché il corpo non sarà in grado di eliminare l’acido lattico prodotto durante l’esercizio fisico. Ciò avviene perché il fegato sarà impegnato ad eliminare, oltre all’acido lattico, i sottoprodotti tossici dell’alcol. • SISTEMA IMMUNITARIO L’assunzione di bevande alcoliche indebolisce il sistema immunitario e stimola il rilascio di cortisolo, l’ormone dello stress, che al contrario del testosterone, indebolisce i muscoli e impedisce la scomposizione del tessuto adiposo. • POST GARA Le bevande contenenti alcol pari o superiore al 4% possono aumentare la produzione di urina, ritardando in definitiva il recupero da uno stato di disidratazione. La birra viene considerata come una valida bevanda di recupero post-allenamento perché contiene carboidrati ed elettroliti, ma in realtà la birra non contiene abbastanza carboidrati ed elettroliti per un corretto recupero da un lungo allenamento, dove si sono persi molti liquidi. È ragionevole concludere che gli effetti negativi del consumo di alcol, dopo un allenamento, superano qualsiasi potenziale effetto benefico. Per sostituire adeguatamente i liquidi persi, è importante che gli atleti bevano bevande reidratanti o che consumino acqua con cibi salati prima del consumo di alcol. • EFFETTI A LUNGO TERMINE Molti effetti si verificano nel breve termine, ma non sono da sottovalutare anche le ripercussioni a lungo termine. Un consumo prolungato di alcol può danneggiare la funzione cardiovascolare in risposta all’attività fisica, causando debolezza muscolare. L’alcol è ricco di zuccheri il che significa che contiene molte calorie. Un grammo di alcol corrisponde a 7kcal: esse sono calorie “vuote”, ossia prive di proteine, sali minerali, vitamine etc. Complessivamente gli effetti dell’alcol variano da persona a persona con diversi fattori che possono contribuire. Gli effetti sulla prestazione variano a seconda della quantità di alcol assunta e del tipo di esercizio. E’ difficile determinare delle raccomandazioni ma il suggerimento è quello di seguire le linee guida del bere in modo responsabile. Sicuramente rimane sconsigliato il binge drinking a causa degli effetti collaterali che interferiscono con gli adattamenti desiderati dagli atleti. SHARING IS CARING #MOVETODAY
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