“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo” (Ippocrate)
Per ogni essere vivente è fondamentale seguire una corretta alimentazione.
Se nella dieta si introducono più calorie del fabbisogno il nostro organismo tenderà ad accumularle sotto forma di grasso (tessuto adiposo).
Se viceversa l’assunzione di calorie attraverso i cibi è inferiore al fabbisogno giornaliero il corpo cercherà di recuperare l’energia mancante in due modi: o attraverso l’ossidazione delle riserve di grasso, oppure, dalla distruzione di tessuti più preziosi come le proteine del tessuto muscolare.
Come dice un vecchio proverbio popolare tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Sulla base di molti studi presenti in letteratura è stato dimostrato che la dieta ipocalorica non ha molto effetto.
Molte persone in sovrappeso spesso seguono programmi dietetici restrittivi che nel corso degli anni gli ha portati ad essere più grasse di quelle che già erano, al pari se non di più degli stessi sovrappeso che non si sono messi a dieta.
Quindi come risolvere la questione? La scienza consiglia una dieta normocalorica equilibrata abbinata a un buon programma di attività fisica costante.
Se analizziamo lo stato attuale della nostra società si è più portati ad ingrassare non perché si mangia di più ma perché ci si muove di meno.
Secondo il parere del nutrizionista Micheal Colgan i programmi dietetici hanno 3 grandi problemi che non conciliano con le nozioni della scienza dell’alimentazione:
Mirano ad una riduzione del peso, quando l’obiettivo è diminuire il grasso corporeo
Diminuiscono la massa muscolare che è la maggior consumatrice di grasso del nostro organismo E infine, il punto cruciale della situazione: le perdite di peso sono talmente repentine che il corpo aziona un campanello d’allarme. Il corpo entra in uno stato di difesa tanto che lo stress causato da questa situazione, grazie all’effetto iperglicemico del cortisolo, fa rimanere invariato il grasso corporeo.
Il corpo, per una forma di difesa, tende a conservare il tessuto adiposo in quanto lo considera un prezioso deposito di energia di riserva.
Quindi visto che il grasso è importante il corpo non lo rilascerà molto velocemente, infatti quanto più una persona si sforza di ridurlo, tanto più il corpo oppone resistenza.
Perché avviene ciò? Il nostro organismo valuta la mancanza di calorie come una situazione di carenza alimentare.
Infatti il corpo, nella sua affascinante complessità, non capisce che ci siamo messi a dieta per la prova costume, e quindi tende a distruggere (catabolizzare) il tessuto muscolare, si può definire una specie di auto-cannibalismo, cercando di preservare il grasso.
Infatti nelle persone anoressiche spesso si trovano percentuali di grasso superiori al 30%, tecnicamente possono essere definite obese.
Nel momento in cui si perdono dai 200 a 250 grammi di grasso a settimana il corpo fa scattare il campanello di allarme e i meccanismi di difesa per contrastare la perdita del tessuto energetico (adipe).
Il punto è che questa situazione di allarme perdura anche dopo che si interrompe la dieta, con il triste risultato che si recupera tutto con anche gli interessi.
Quanti problemi! Ma la soluzione c’è!
E’ importante seguire una piano nutrizionale corretto che porti gradualmente l’organismo a adattarsi alla perdita di grasso, praticando attività fisica, la quale stimola il metabolismo basale in maniera diretta, e in maniera indiretta mantenendo o incrementando le masse muscolari.
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